La Corte di Cassazione con la recentissima sentenza 14 dicembre 2019, n. 33.026, ha avuto modo di confermare in maniera inequivocabile il principio di diritto in base al quale il principio di inerenza si ricava dalla stessa nozione di reddito d'impresa essendo espressivo di "una correlazione tra costi ed attività d'impresa in concreto esercitata" e non di una mera correlazione tra costi e ricavi ex art. 109 c.5 Tuir (che riguarda il diverso tema della correlazione tra costi e ricavi).
Ne consegue dunque che l'inerenza fiscale di un costo deve esser verificata e valutata, anche dalla stessa Amministrazione finanziaria, in base ad un "giudizio di carattere qualitativo", scevro da valutazioni "di tipo utilitaristico o quantitativo".
Si precisa che questa sentenza conferma un orientamento ormai consolidato dei Giudici di merito (sentenze 18.904/2018, 13.882/2018, 3.170/2018 e 450/2018).