Appare di particolare importanza la recente sentenza della Corte di Cassazione (sentenza 21 marzo 2019, n. 12.686) nella parte in cui afferma che non è da ritenersi anonimo il documento informatico rinvenibile in una chiavetta usb di cui sia possibile identificare l'autore e la provenienza.
Questo ai fini sia della rilevanza penale, ad esempio in tema di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, sia ai fini dell'eventuale onere della prova in ambito tributario.
Ciò che consente di qualificare come anonimo o meno un documento non è la mancanza di sottoscrizione bensì l'impossibilità di individuarne l'autore.
La Suprema Corte inoltre con l'ordinanza 16 novembre 2018, n. 29.546, ha confermato la rilevanza di appunti manoscritti riportati su un post-it rinvenuto dalla Guardia di Finanza presso un cliente dell'impresa.